Carlo Zappia, corrispondente da Parigi


Chi era Carlo Zappia, il giornalista platiese che viveva a Parigi? 
Nel 1920 esce a Roma Pollice verso. Settimanale del Cinema, del Teatro e della vita mondana, diretto da Carlo Zappia e Aldo Vergano (Via Frattina. 52), in grande formato di 4 pag. a 6 colonne. In un articolo dal titolo Marionette parigine, pubblicato nel "Corriere Italiano" a Parigi nel 1924 leggiamo "[...] abbiamo visto che il filosofo del Parisianismo Integrale è Carlo Zappia: un calabrese." Nel marzo del 1923, Il Risveglio Italiano (Organo delle colonie italiane in Francia) invita a rivolgersi al sig. Carlo Zappia, segretario generale della Libreria Italiana sita al 24 rue di 4 Septembre, per i biglietti di partecipazione alle iniziative del Circolo di letture Italiano

Giugno del '23, lo stesso quotidiano dice "Si annuncia per oggi sabato 16 corrente alle 5, al Banco di Roma, l’ultima conferenza della stagione che sarà tenuta da Achille Richard, noto pubblicista franco-italiano, sopra un’Elegia Eroica per la morte di Gallieni di Luigi Amaro. [...] felice iniziativa, riuscita perfettamente grazie anche alla attività del collega Zappia, e che contribuirà non poco alla maggior espansione della cultura italiana in Francia." Sul giornale parigino Le cri du peuple, sempe negli anni 20 cura la rubrica del teatro. Nel 1926 in L'Italie Nouvelle cura la rubrica "scene parigine".





Anche il The New York Herald del 1926, pubblicato sempre a Parigi, accenna che: Two new French theatrical publications are being launched, the first a magazine directed by J. P. Hutot, entitled “Nos Vedettes,” comprising articles on art, literature, theatre, cinema, music-hall, and sports illustrated with portraits and drawings. The second paper is directed by M. Carlo Zappia, and is named “Mimo Danses.” It is a complete monthly revue on choregraphy with illustrations and articles and remarks signed by well-known dancers.



La già citata rivista Letterati e giornalisti italiani contemporanei, dizionario bio-bibliografico del 1922 curata da Teodoro Rovito, così lo presenta: Zappia Carlo, nato a Platì (Reggio Cal.) nel 1899, risiede a Parigi. Ha pubblicato un profilo della celebre attrice cinematografica Hesperia, nella collezione «Le Celebrità del Cinema» da lui di retta ed edita dalla Casa Editrice «Modernissima» di Milano. Ha in preparazione: Il cinematografo visto da vicino (Le mie memorie di intervistatore), diario brillante della vita vissuta nell'ambiente cinematografico romano, dall' aprile al dicembre 1919. Fondò vari giornali d'arte, di polemica e di cinematografo, i quali ebbero breve vita. Collabora attualmente a L'Eco d'Italia, quotidiano italiano di Parigi, al Popolo romano, a Serenissimo di Roma, a Comoedia, a L'ardente, a Noi e il Mondo. Sott. di artiglieria pesante campale, ha combattuto durante la grande guerra al fronte francese (egli era del 2º Corpo d'Armata comandato dal gen. Albricci ) ed è rimasto colpito da gas yprite il 27 ottobre 1918 a Sissonne, presso Slaon, oltre lo Chemin des Dames. Ha seguito la Facoltà di Legge nelle Università di Roma e Pavia per 5 anni: ma non ha voluto conseguire la laurea. Ha intervistato tutte le celebrità italiane del cinema, del teatro e delle lettere. Adesso passa in rassegna ad una ad una tutte le celebrità parigine. Da Parigi manda brillanti lettere a vari giornali e riviste della penisola.

Carlo Zappia, foto su gentile concessione di Rosalba Perri

Nell'anno in cui il nostro giornalista viene alla luce, da quanto si può leggere nell'annuario d'Italia guida generale del Regno, il sindaco era il cav. Francesco Oliva con segretario Fera Rosario. Gli abitanti di Platì erano 2468 e fra essi gli Zappia ricoprivano diversi ruoli e mestieri: Zappia Filippo di Rosario e Zappia Rosario di Ferdinando erano agenti di emigrazione. Zappia Giuseppe commerciava bestiame, Carlantonio gestiva il negozio di bozzoli, Zappia Pasqualino era commissario rappresentante per il seme da bachi. Un negozio di pellami rispondeva a Zappia Francesco fu Domenico, mentre Zappia Ferdinando gestiva un negozio di tessuti. Il medico era Filippo Zappia. Al battesimo, Carlo Antonio Giuseppe nasce in una famiglia di proprietari, medici e gente dedita agli studi. Il padre era Filippo di Carlo e la madre Elisabetta apparteneva a un altro ramo degli Zappia ma sempre discendenti del Carlo che a fine '700 sposa Deodata Perri. A Platì è meno noto del fratello, il sindaco don Peppino, ma ha svolto invece un ruolo primario nella cultura italo-parigina ed europea del primo Novecento, scrivendo per diversi giornali, intervistando uomini e donne della cultura letteraria e teatrale e diventando un punto di riferimento per gli italiani d'Oltralpe.

Carlo (in alto a destra) con i fratelli Giuseppe, Domenico e Francesco





Nessun commento:

Posta un commento