Capita a volte che su facebook nascano dialoghi che sono veri e propri spaccati di vita passata, ricordi di tradizioni, usanze, processioni, canti e litanie che è doveroso non dimenticare. Ecco perché ho deciso di riportare qui una conversazione di mesi fa, avviata dall'instancabile curiosità di Francesco Fotia:
Francesco Fotia
Non so se è un sogno ma ricordo che negli anni 70/80 a Platì ci stava una processione dove le candele erano fatte da queste piante... mi ricordo che erano imbevute nell'olio e accese. Qualcuno ricorda di quale processione si trattava?
Attilio Caruso
Ad ottobre ed era la processione della Madonna del Rosario "ra cresia i iusu". Garantisco al limone! Infatti ai primi d'ottobre questi arbusti sono secchi.
Francesco Fotia
Grazie mille ricordo il profumo e il fumo per le vie del paese
Francesco Fotia Mi commuove questo ricordo mi ricorda mio Papà legatissimo a Cresia i iusu me ne parlava sempre e voleva vederla restaurata
Dericati Calabrisi Per la Madonna del Rosario. Queste sono piante di Tasso Barbasso e si sono usate come torce in molte parti della Calabria fino agli anni '60 più o meno. Si immergevano nei residui d'olio ( 'a murga ) e si usavano oltre che per le processioni, per fare luce la notte durante il cammino.
Maria Vocisano Dericati Calabrisi Grzie, con la parola , “ a Murga “ hai risvegliato in me parole che non ricordavo più . Bello sentirle a distanza d 55 anni
Francesco Fotia Dericati Mimmo a Platì anche dopo il 60 io sono del 68 e mi ricordo la processione che passava davanti casa di mia nonna .... quindi credo che siano state usate fino al 70/80
Dericati Calabrisi Francesco, io dico fuori dal contesto religioso. In area grecanica di sono usate fino a poco tempo fa...
Mittiga Saverio Dericati Calabrisi ciao mimmo,io ricordo la processione del rosario,ma non ho visto mai le candele di cui state parlando,quando andavamo di questi tempi a raccogliere u riganeiu ricordo cerano a centinaia,ma in processione non li ricordo,forse state parlando di più di 50 anni
Francesco Fotia Saverio meno di 50 io ero piccolo e me li ricordo
Mittiga Saverio Francesco Fotia se li ricordi tu,li dovrei ricordare pure io,sai cosa ricordo io,i biancospini ke le donne portavano quando andavamo al calvario
Dericati Calabrisi Saverio , le spine che le donne portavano sulle spalle? Ricordo che mia nonna 'Ntonuzza lo chiamava 'U Randeju. Chi si ricorda invece cosa si metteva sopra lo stipite della porta nel periodo Paquale?
Antonella Musitano "U randeju" mi ricorda le donne in lutto. Era una lunga stola nera che le donne mettevano sulla testa coprendo anche le spalle. Si usava soprattutto nei casi di morti giovani o di morti violente.
Dericati Calabrisi Si usava una specie di randeju fatto di spine dj pirajnu secche
Antonella Musitano In entrambi i casi, "u randeju" ha un significato simbolico che richiama dolore e sofferenza!
Dericati Calabrisi Si, ma ' nto "stantaloru" da porta, chi si mentia???
Francesco Fotia Dericati Mimmo cos'è stantaloru ???
Dericati Calabrisi Francesco Fotia l'architrave o lo stipite sopra la porta, chiuso di solito da una leggera inferriata. Di solito era chiuso da uno sportello basculante che aperto faceva entrare l'aria in casa. Nel periodo Pasquale si usava mettere i fiori gialli dei cespugli spinosi dei "pirajini". Una usanza che richiamava le feste di primavera degli antichi greci.
Francesco Fotia Dericati grazie Mimmo si ricordo la finestrella sopra la porta ma non ricordo i fiori
Attilio Caruso i piraiini, all’angolo alto, mi pare sinistro, della porta si mettevano rami di piraiinu, arbusto spinoso con tempesta di fiorellini gialli. Nascevano spontanei nelle nostre campagne nel mese di marzo e si mettevano alle porte il primo aprile.
Domenico Carbone Il piraino giallo si metteva la sera del 30 aprile, mia moglie dice che le raccontava sua mamma che la notte passava la Madonna e dove c'èra questo piraino vi entrava a fare visita
Dericati Calabrisi Domenico, sono residui di una mitologia Antica che ancora resistono trasformati e contaminati da nuove religioni e nuovi Dei. Persefone si risvegliava come ogni anno dal letargo invernale e le donne la accoglievano con i fiori e le feste che sancivano la fine dell'inverno.
Nessun commento:
Posta un commento