mu ta manda bbona 'nta ru saccu


Il vecchio medico del paese, amato e rispettato per la sua esperienza e dedizione, era finalmente giunto al momento della pensione e cedeva il posto al figlio. Tuttavia, il giovane, che si era laureato "a calcioni" e non aveva mai brillato per acume, non era all'altezza del padre. Confuso e insicuro, chiese al vecchio dottore un aiuto per affrontare i primi tempi.

Così, il medico anziano, con una punta d’ironia e molta saggezza, compilò centinaia di bigliettini su cui scrisse i nomi di tutti i farmaci immaginabili e li infilò in un grosso sacco, che consegnò al figlio. “Quando ti servirà una cura,” spiegò, “dai una mischiata al sacco e tira fuori un bigliettino. Fidati: 'mu ta manda bbona 'nta ru saccu'!”

Da quel giorno, la sorte dei pazienti dipese da una mano nella sacchetta e da un pizzico di fortuna. Il giovane medico mescolava il sacco, estraeva un biglietto e, con aria seria, assegnava la cura: ogni diagnosi trovava così il suo rimedio... fra una mischiata e l’altra!

Questa piccola storiella mi è stata raccontata da Rosa Timpani, figlia di Pasquale Timpani emigrato in Val d'Aosta negli anni 50

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