Poco tempo fà siamo stati a Platì, per riaffermare che i bambini sono solo bambini, in tutto il mondo! Platì non è una enclave mafiosa, anche se la mafia c’è e deve essere sconfitta.
Un magistrato in pensione , il dott. De grazia, ha espresso la volontà di presentarsi come sindaco di Platì capeggiando una lista di poliziotti. in nome e per conto di un indistinto “blocco d’ordine”,
Dopo lunghi colloqui con la gente di Platì c’è sembrato chiaro, qualora ve ne fosse bisogno, che in questo piccolo paese c’è tanta intelligenza, vivacità, equilibrio per amministrare Platì e per contribuire ad un sano governo della Calabria.
Platì ha avuto ottimi sindaci, non solo bravi, ma coraggiosi, penso all’ex sindaco Prestia ed al sindaco Demaio, entrambi uccisi dalla mafia.
Probabilmente hanno dimostrato più coraggio e determinazione di tantissime persone che tanto si agitano ma ai quali, fortunatamente, la mafia non ha neppure forato la ruota di scorta.
Il loro ricordo non è solo doveroso ma anche un chiaro esempio che si può essere di Platì e contemporaneamente non complici ma vittime della mafia.
la Locride non è abitata né da angeli, né da demoni, ma solo da uomini, come tutti gli uomini del mondo!
E’ mortificante il fatto che qualcuno ritenga che i plateoti non sappiano governarsi da soli. E’ umiliante solo pensare ad una sospensione di fatto della democrazia e dei diritti costituzionali a Platì, nella Locride..
La democrazia e la Costituzione debbono essere strenuamente difese su tutto il territorio della Repubblica . Sospenderle di fatto a Platì perché c’è la mafia, significa che domani si potranno sospendere in Italia per altre ragioni.
La democrazia si difende con la democrazia, la libertà con la libertà.
Purtroppo. partiti di cartapesta si ritirano dai luoghi della battaglia democratica , si ritirano dai paesi dove più ci sarebbe bisogno di una sana tensione politica. Come dire : un medico non va più in ospedale perché ci sono ammalati gravi.
Tuttavia, alla base delle convinzioni del dottor De Grazia, pur se avanzate con le migliori delle intenzioni, v’è la logica che ci umilia.
Personalmente ho seri dubbi sulla legittimità di sciogliere i consigli comunali per inquinamento mafioso.
Il popolo è il custode vero ed autentico della democrazia. Le sentenze debbono essere emesse solo e soltanto dai giudici in regolari processi. Non ci possono essere processi sommari che certificano la contiguità alla mafia.Il fatto che nella Locride ci siano quattro consigli comunali sciolti per mafia e due in cui opera una commissione di accesso è un serio indizio di una oggettiva volontà di certificare la nostra incapacità all’autogoverno.
Una grande voglia di cucirci addosso la “stella gialla”.
Ieri agli ebrei, oggi ai calabresi..
Stella gialla perché siamo di Platì, di Africo, di Siderno, di S. Ilario, della Locride, perché siamo calabresi, siamo meridionali.
Alcune date restano sono scolpite nella memoria della gente di Platì, e, ovviamente, in tutti noi. Una lontana, quando la banda dei “briganti”, guidata da Ferdinando Mittica, fu sconfitta dai bersaglieri, che imposero una forma di stato, e conseguenti scelte politiche, che hanno mortificato e sacrificato il popolo calabrese.
Anche allora, piuttosto che attuare le riforme e consegnare le terre ai contadini, il governo del re preferì imporsi grazie ai massacri delle truppe piemontesi. Una più recente: il 13 novembre di dieci anni fa.
Una operazione che portò in carcere 123 plateoti., il che per un Paese di quelle dimensioni, significa che non ci fu famiglia risparmiata. Ancora più mortificante il fatto che, si dice, quella operazione fu ritardata di un giorno in quanto la strage di Nassyria ne avrebbe potuto oscurare l’impatto mediatico.
Infatti ci fu una grande risonanza sui giornali ed in televisione ma nessuna condanna. Una ferita che ancora pesa e brucia.
Qualcuno in nome della lotta alla ndrangheta vorrebbe schiacciarci nella difesa tour court della situazione esistente, farci diventare conservatori e custodi di un ordine sociale che non solo è ingiusto ma che genera la ndrangheta. Qualcuno pensa che in nome della ndrangheta la Costituzione possa essere umiliata.
Noi di questo disegno politico non saremo complici.
Sono stati pubblicati, da qualche giorno, gli stipendi dei burocrati di stato. Soldi di tutto il popolo italiano!
Una media di tremila euro al giorno.
Nessun reato, nessuno scandalo ma questa è la vera delegittimazione della democrazia. Questi i livelli che bisognerebbe commissariare .
In queste ingiustizie si nascondono i germogli della ndrangheta.
La coscienza ci impedisce di cantare nel coro
Noi combattiamo una battaglia senza medaglie, senza trombettieri, e controcorrente.
Una battaglia a mani nude contro nemici occulti e potenti.
Il risultato non è scontato, forse, saremo sconfitti ma sarà un sacrificio necessario perché la Calabria si possa riscattare.
ilario ammendolia
http://www.larivieraonline.com/Notizie.php?ID_News=7728
Ho sentito il dovere di aggiungere alcune mie considerazioni sull'argomento in questione trattato dalla Riviera.
RispondiEliminaQui c'è il testo che è stato pubblicato Domenica 25 Marzo dal settimanale di cui sopra.
Domenico Catanzariti
http://www.larivieraonline.com/Notizie.php?ID_News=8121