Platì, incastonato tra le pieghe selvagge dell’Aspromonte, è molto più di un luogo di memorie umane e tradizioni secolari: è un portale verso il passato remoto, verso le ere geologiche che hanno plasmato la Terra. Qui, tra le montagne e le vallate, ogni pietra e ogni fossile raccontano storie di un mondo antico, un frammento di eternità che vive sotto i nostri piedi.
Il respiro delle ere geologiche
Il territorio di Platì custodisce tesori che narrano un interessante passato geologico. Studi scientifici e documenti storici, alcuni risalenti al XIX secolo, hanno portato alla luce un microcosmo di fossili e minerali che svelano come, milioni di anni fa, queste terre fossero parte di un antico fondale marino. In queste rocce sono racchiusi foraminiferi fossilizzati, minuscoli organismi marini che, come piccole sentinelle del tempo, testimoniano un'epoca in cui il mare abbracciava l'Aspromonte.
Tra queste testimonianze geologiche, emergono pietre calcaree ricche di fossili e rocce metamorfiche forgiate sotto immense pressioni tettoniche. Il granito locale, unico nel suo genere, racconta la complessa attività vulcanica e sismica che ha caratterizzato questa regione, rendendo Platì un punto di riferimento per studiosi italiani e stranieri.
Pietre e leggende
Le pietre di Platì non sono solo una traccia geologica, ma sono intrise di racconti e leggende tramandate di generazione in generazione. Secondo i pastori locali, alcune pietre levigate e scolpite dal tempo erano considerate magiche, doni degli spiriti della montagna per proteggere gli abitanti del luogo. Queste “pietre antiche” non erano solo oggetti, ma simboli di un legame spirituale tra la terra e chi la abitava.
Le rocce sedimentarie, utilizzate nei secoli anche per costruzioni e decorazioni, diventavano veri e propri archivi naturali. Ogni incisione o segno raccontava non solo la storia geologica del territorio, ma anche le storie delle persone che vi avevano vissuto.
Platì e la scienza moderna
Nel 1875, Platì fu al centro dell’attenzione di un’équipe di scienziati italiani e stranieri, affascinati dalla ricchezza geologica dell’Aspromonte. La loro ricerca mise in evidenza non solo l’abbondanza di fossili e minerali, ma anche l’unicità del rapporto tra Platì e il suo territorio. Le pietre non erano solo elementi inerti, ma parte integrante della vita quotidiana. Venivano utilizzate per costruire case, realizzare oggetti di uso comune e persino monili, dimostrando un connubio inscindibile tra uomo e natura.
Un altro elemento di interesse emerso dalle ricerche fu la varietà di minerali preziosi come il quarzo e i feldspati, che brillavano tra le pieghe delle rocce metamorfiche. Questi tesori naturali rappresentavano non solo una fonte di studio per i geologi, ma anche un motivo di orgoglio per gli abitanti del luogo.
Una memoria che vive nella pietra
La storia di Platì, così ricca e stratificata, non si ferma alle persone che hanno popolato questo luogo, ma si estende alle pietre e ai fossili che hanno plasmato il suo territorio. Ogni roccia, ogni frammento di minerale è una finestra sul passato, un simbolo di memoria.
Platì, con il suo silenzio eloquente, continua a raccontare una storia che va oltre i confini del tempo e dello spazio. È un invito a guardare oltre la superficie, nelle profondità della sua terra, dove la geologia si intreccia con le leggende, e il passato si fonde con il presente. Un racconto che appartiene a chiunque voglia ascoltarlo, perché nelle sue pietre vive non solo la storia di Platì, ma quella dell’intero pianeta.
Bibliografia
Memorie della Classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali, Accademia Nazionale dei Lincei. Studi e osservazioni geologiche sull’Aspromonte e i suoi fossili. Anni vari.
Annali Civili del Regno delle Due Sicilie, Napoli: Stamperia Reale, XIX secolo. Capitoli dedicati alla geologia e ai minerali delle regioni meridionali.
Atti della Reale Accademia dei Lincei, sezione di Scienze Naturali. Documenti sull’evoluzione geologica dell’Aspromonte e le sue risorse minerarie.
Rivista del Servizio Minerario, Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste, Italia. Rilevazioni geologiche e descrizioni di minerali dell’Aspromonte.
Generazione della terra metodicamente esposta, Giovanni Arduino. Saggio storico-geologico sull'origine delle formazioni rocciose italiane, con riferimenti al sud Italia.
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