La Madonna di Polsi


Tratta da una vecchia pubblicazione:
1948- ph F. Barbaro (Cicciciu i Santa)

Il Santuario della Madonna di Polsi, o Madonna della Montagna, è un luogo di fede incastonato tra le aspre vette dell’Aspromonte, che da secoli, forse fin dal XII secolo, accoglie pellegrini, storie e leggende. È un luogo dove sacro e mistero si intrecciano, e Platì, come molti altri paesi della Calabria, conserva un ricordo speciale legato a questa devozione.

Nel 1948, anno della Peregrinatio Mariae, un evento straordinario segnò il paese. La processione attraversava Platì, il primo paese della tappa, e si fermava nella piazza del mercato, dove i fedeli si radunavano per rendere omaggio all'immagine della Madonna. Tra la folla, nascosta in casa da oltre dieci anni, c’era Carmela Oliva, una giovane che il male aveva costretto a letto, immobilizzata e coperta di piaghe. La malattia l'aveva tenuta prigioniera, privandola della libertà di camminare e della speranza di guarigione.

Ma quella mattina, al passaggio della processione, accadde l'impensabile: Carmela si alzò da sola dal suo giaciglio. Senza aiuto, si mise in piedi, sentendo finalmente svanire il peso della sofferenza. Sopraffatta dall’emozione, iniziò a camminare, percorrendo le strade di Platì, che da anni poteva solo immaginare. Da quel giorno, ogni mattina, Carmela si recava in chiesa, rendendo grazie per quello che molti definirono un vero e proprio miracolo della Madonna di Polsi. La sua guarigione si diffuse come una leggenda vivente, un segno tangibile della protezione e della misericordia che il santuario della Madonna di Polsi aveva esteso fino al cuore della comunità di Platì.

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