La Fabbrica del Fango, noncurante delle condanne giudiziarie, anche risarcitorie, subite, continua a prendere di mira il nostro Presidente Onorario, mons. Bregantini, le sue opere di impegno sociale e il nostro territorio (tanto meglio se si tira in ballo il Comune di San Luca che nulla ha a vedere con la questione).
La Guardia di Finanza, a seguito di una indagine, a nostro giudizio, effettuata “a singhiozzo” e costellata di superficialità ed errori, su cui ci riserviamo ogni azione anche giudiziaria, e nonostante ogni nostro atteggiamento collaborativo (dato che abbiamo segnalato “l’abbaglio”, prima a voce e poi a verbale per iscritto), ha eccepito che una parte delle serre “non manteneva il vincolo della destinazione d’uso” per la quale era stato destinato il finanziamento, avanzando richiesta alla Regione di revoca dello stesso finanziamento.
Tutte le serre (situate a Platì e non a San Luca) erano state costruite e collaudate, fino all’ultimo centimetro quadrato! Le serre che “non mantenevano la destinazione d’uso” erano quella piccola parte che successivi eventi alluvionali avevano distrutto completamente, con tanto di testimonianza di stampa e televisione (anzi invitiamo gli amici giornalisti a ripescare i relativi articoli e immagini per riproporli!), costringendo ben 7 soci della cooperativa a denunciare i danni al competente Ispettorato Provinciale nel novembre 2009, richiedendone la riparazione (la procedura è attualmente in corso e verificabile!). Ecco la sbandierata frode!
Scambiare un evento alluvionale per una frode è solo un “abbaglio”, in una terra in cui i cittadini soffrono di tanti dolori e di tante ferite?
Gettare fango su quello che di buono si è fatto e si continua a fare nel territorio a chi giova?
Noi, da molti anni impegnati nel sociale, ci ribelliamo di fronte a questo falso e sbandierato “scandalo”, utile solo a marchiare indistintamente in negativo la nostra terra e il nostro lavoro, dopo tante fatiche e percorsi positivi, e invitiamo tutti coloro che hanno a cuore la lealtà delle istituzioni e un futuro di cambiamento per la nostra gente a rimanere solidali con la nostra cooperativa e il suo impegno per gli emarginati e i discriminati
(04.04.2011)
Valle del Bonamico
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